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mercoledì 20 luglio 2011
Google ricorda il 189° anniversario della nascita di Gregor Mendel
Oggi Google mostra un "doodle" a base di baccelli e piselli. Sfiorando il logo con il mouse si comprende che Google ha voluto modificare temporaneamente il suo logo per celebrare il 189esimo anniversario della nascita di Gregor Mendel (nato il 20 luglio 1822 ad Hyncice, ora Repubblica Ceca), a buon diritto riconosciuto come il "padre della genetica". Il binomio Mendel-piselli tornerà subito alla mente anche di chi non è più fresco di studi "elementari", dato che l'illustre e tenace ricercatore, frate agostiniano, scelse proprio i piselli per comprendere i meccanismi dell'"ereditarietà". Gregor Mendel scelse i piselli per il fatto che il sistema riproduttivo di questa specie vegetale è relativamente semplice da "gestire" tramite impollinazione e i risultati "ereditari" sono visibili ad occhio nudo (colore, forma, liscio, rugoso, ecc.).
Gregor Mendel nei suoi anni di esperimenti si servì di quasi 30mila piante di pisello, cosciente che i "risultati" dell'ereditarietà, essendo statistici, hanno bisogno di grandi numeri per "rivelarsi". Il frate agostiniano nel 1865 presentò pubblicamente le sue teorie ma, come spesso succede, i contemporanei sostanzialmente non capirono il senso della scoperta che quindi si "perse" in una quarantina di copie saggio, pubblicate l'anno dopo, che Mendel ebbe cura di spedire agli scienziati europei più famosi dell'epoca.
Mendel diventa il "padre della genetica" addirittura prima che questa scienza fosse "inventata". Già, perché Gregor Mendel parlava di "elementi" e di caratteri ereditari ma mai di "geni". Per ascoltare "termini moderni" a cui siamo abituati bisognerà aspettare la "genetica" di William Bateson e il "gene" di Wilhelm Johannsen, ma il monaco agostiniano è senz'altro il precursore e il pioniere di una scienza che ancora non aveva nome. Una scienza, la genetica, appunto, fortunata branca della biologia, che oggi fa parte delle nostre vite, così come delle nostre speranze e delle nostre paure. E la "vocazione agricola" della genetica non si è mai spenta, continuando negli anni, e bisogna "ringraziare" quei piselli di Mendel se oggi, anche sulla nostra tavola, ci sono alimenti che "prima" non esistevano.
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