Raphael Gualazzi è il vincitore della categoria giovani dell'edizione di Sanremo che si è appena conclusa. Il giovane jazzista ha vinto anche il premio della Sala Stampa e il premio della Critica "Mia Martini". Insomma... un trionfo assoluto!
La passione per la musica di Raphael Gualazzi viene da lontano, dal padre Velio, che era il batterista degli Anonima Sound, la prima band di Ivan Graziani.
La sua musica nasce dalla fusione della tecnica Rag-time dei primi anni del '900 con la liricità del Blues, del Soul e del Jazz nella sua forma più tradizionale. Le sonorità tipiche del pre-jazz e dello stride-piano di Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Art Tatum e Mary Lou Williams, e il blues di Ray Charles e Roosevelt Sykes vengono attualizzate da Raphael Gualazzi con uno stile personalissimo dove la tradizione convive con le influenze più innovative di artisti eclettici come Jamiroquai e Ben Harper.
La canzone vincitrice "Follia d'amore" fa parte dell'album "Reality and Fantasy" che è il secondo disco dell'artista che contiene collaborazioni importanti come quella con il jazzista Fabrizio Bosso, che lo ha accompagnato durante il festival, e anche quella con il DJ Giles Peterson.
Con Raphael Gualazzi a Sanremo torna a vincere Caterina Caselli, la sua produttrice, che l'ha presentato con marchio Sugar.
Qui di seguito il testo della canzone:
Dire si dire mai
non è facile sai
se tutti quanti siamo in orbita nella follia
io non so più chi sei
non mi importa chi sei
mi basta perdere l’incanto di una nostalgia
ma vedrai un altro me in un sogno fragile
riderai come se
non ti avessi amato mai
cercherai un altro me
oltre all’ombra di un caffè
troverai solo me
se mi fermo un attimo io non so più chi sei
qui si vive così
day by day
night by night
e intanto il mondo si distoglie dalla sua poesia
non dipingermi mai non costringermi mai
abbandoniamoci alla soglia della mia pazzia
Raphael Gualazzi è stato scelto per rappresentare l'Italia all'Eurofestival che si terrà a Dusseldorf il prossimo Maggio. “Follia d’amore” forse non è un pezzo del tutto adatto ad una rassegna votata al pop, ma si tratta sicuramente di un brano di qualità, anche se sarà un peccato non poterlo sentir suonare il suo jazz dal vivo, visto che nella rassegna si canta su base.
Bravo Raphael e in bocca al lupo!
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